1.422 incendi
(in Italia nel 2021)
Un caldo deformante
L’Italia è considerata un hotspot climatico
160.000 ettari di superficie bruciati
(in Italia nel 2021)
Recentemente l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha pubblicato una ricerca in collaborazione con l’Italian Institute for Planetary Health (IIPH) intitolata:
“Il cambiamento climatico in Italia”.
Ciò che è emerso dal rapporto, secondo i dati presentati, è che l’Italia è considerata un hotspot climatico, cioè un’area dove l’innalzamento delle temperature subisce un’accelerazione molto maggiore rispetto alla media globale.
L’emergenza caldo mette alla prova anche la mobilità: in diverse località d’Italia, le linee ferroviarie hanno subito rallentamenti a causa degli effetti delle temperature roventi sugli impianti.
Il caso più noto è stato quello verificatosi nell’area portuale di La Spezia, dove il 22 luglio un treno merci ha deviato la sua traiettoria a causa della deformazione di un binario provocata dalle alte temperature. L’accaduto, fortunatamente senza conseguenze, è avvenuto nell'area portuale.
Caso analogo si è verificato nella metropolitana del capoluogo lombardo: a Milano, pochi giorni dopo l’episodio sopra citato, le rotaie della metropolitana (linea M2) hanno raggiunto temperature intorno ai 57-60 gradi, costringendo i treni a rallentare, come previsto da policy di sicurezza.
Seppure i rallentamenti non abbiano per ora determinato disagi, è possibile che questi eventi causino anche in futuro delle difficoltà alla viabilità, con ripercussioni anche sulle altre linee della metropolitana.
Stando alle ultime analisi della ricerca l’innalzamento delle temperature nella penisola è tra i più alti di tutta Europa: già nel 2020 l’Italia aveva fatto registrare uno degli aumenti più rilevanti del continente con +1,54°C rispetto alla media del periodo 1961-1990.
Questo trend trova un’ulteriore conferma nel record storico registrato dal nostro paese nel 2021: con 1.422 incendi e un totale di 160.000 ettari di superficie bruciati, l’Italia è risultato essere il primo paese in Europa e il secondo al mondo per questi indicatori.
Il cambiamento climatico favorisce eventi metereologici estremi e siccità, contribuendo ad accelerare i processi di desertificazione globale che oggi impattano su oltre il 25% della popolazione mondiale.
Per affrontare la lotta al riscaldamento globale, è indispensabile agire insieme, a partire da subito: noi di ENGIE accompagniamo istituzioni, aziende e cittadini in un percorso di decarbonizzazione, grazie a soluzioni energetiche semplici, accessibili e innovative. Il contributo di ciascuno è fondamentale: attraverso un uso più attento e più consapevole dell’energia, ognuno di noi può fare la differenza per il nostro Pianeta.